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sabato 25 settembre 2010

L'ultimo testamento del figliolo dell'uomo di nome Gesù

Giovanni 17:31-3331 Quando egli fu uscito, Gesù disse: «Ora il Figlio dell'uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. 32 Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in se stesso e lo glorificherà presto.33 Figlioli, è per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: "Dove vado io, voi non potete venire", così lo dico ora a voi. 34 Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amati.

Gesù, amava definirsi Figliol dell'Uomo,

e non a caso. Egli era fiero e consapevole di far parte del lignaggio del suo bisavolo Re Davide, ed era consapevole che essendo nato all'interno della dinastia di Abramo, Davide, Noè & Co. era esso stesso l'adempimento di molte scritture antiche, e rendeva onore ai profeti che l'avevano visualizzato in quella discendenza, in quel DNA.



Salmo22 in La Min. from Richi Solution on Vimeo.



SCARICA L'AUDIO IN MP3 DA QUESTO LINK:

http://www.mediafire.com/?0jhdhr6x2mr7b2p



Molti credono
che Gesù potesse avere avuto dei tentennamenti, che avrebbe anche potuto desiderare di non finire sulla croce. A nessuno piace la sofferenza in quanto tale, ma se questa è necessaria ad un più alto fine, viene accolta con coraggio, pazienza e lungimiranza. Gesù aveva una missione da compiere e nessuno avrebbe potuto cambiare il corso delle cose. E' solo attraverso il sacrificio coraggioso ed estremo dell'Eroe che si rende possibile un reale cambiamento su larga scala.

Il sacrificio di una vita per la salvezza di molte vite, anzi...tutte le vite.



Gesù il figlio dell'uomo
ci ha indicato la via. Noi benchè fatti di acqua e di spirito, così com'era Gesù figlio di Giuseppe (per la componente acquosa), abbiamo la possibilità, se vogliamo di cambiare le cose, di cambiare il mondo, se questo non ci piace più, così come lo abbiamo trasformato. Abbiamo la possibilità di essere come Gesù e fare le cose che Gesù faceva.... magari non finendo necessariamente al rogo o su di una croce.

Luca 22:39-4639 Poi, uscito, andò, come al solito, al monte degli Ulivi; e anche i discepoli lo seguirono.40 Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate di non entrare in tentazione». 41 Egli si staccò da loro circa un tiro di sasso e postosi in ginocchio pregava, dicendo: 42 «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta».43 Allora gli apparve un angelo dal cielo per rafforzarlo. 44 Ed essendo in agonia, egli pregava ancor più intensamente; e il suo sudore diventò come grosse gocce di sangue che cadevano in terra. 45 E, dopo aver pregato, si alzò, andò dai discepoli e li trovò addormentati per la tristezza, 46 e disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, affinché non entriate in tentazione».

Gesù sapeva
cosa si stava preparando per lui e si preoccupa dei suoi amici, che non cadessero in tentazione, ma non che esso stesso potesse ulteriormente essere tentato. Gesù chiese soltanto in preghiera se vi fosse un'altra via, meno cruenta, per compiere la sua Mission e che avrebbe in ogni caso rispettato la Volontà del Padre, Dio. Un Angelo lo consolò a conferma che era davvero la sua Mission.






Gesù era semmai dispiaciuto che nessuno dei suoi amici aveva avuto la forza e la voglia o il coraggio di fargli compagnia per quelle ultime ore.

Quante volte
abbiamo passato le notti in auto a fumare con un amico, un'amica per un problema certamente inferiore ad una crocifissione? Quante volte abbiamo apprezzato la compagnia di una persona che ci vuole bene, che ci ascolta (e sopporta) nei momenti oscuri? Chi di Noi non avrebbe voluto essere con Gesù quella sera a incoraggiarlo, a sostenerlo, magari anche a scherzarci su per sdrammatizzare?"Dai Gesù, è dura, non ti invidio, ma ce la puoi fare, ci vediamo a casa...da nostro Padre, e visto che vai prima tienimi da parte una stanzetta accogliente lì a destra dell'edificio."Sono certo che Gesù avrebbe riso, e avrebbe dimenticato per un istante ciò che doveva necessariamente compiere: la volontà di Dio.



Matteo 27:45-5045 Dall'ora sesta si fecero tenebre su tutto il paese, fino all'ora nona. 46 E, verso l'ora nona, Gesù gridò a gran voce: «Elì, Elì, lamà sabactàni?», cioè: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?» 47 Alcuni dei presenti, udito ciò, dicevano: «Costui chiama Elia». 48 E subito uno di loro corse a prendere una spugna e, inzuppatala di aceto, la pose in cima a una canna e gli diede da bere. 49 Ma gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo».50 E Gesù, avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito.

Ma davvero avete creduto anche Voi che Gesù si fosse sentito abbandonato da Dio?


Elì, Elì Lamà Sabactàni?

Ma secondo Voi... Dio può abbandonare se stesso? E ancora può mai Dio abbandonarci? Come è possibile essere abbandonati se siamo dentro la sua casa, se ovunque ci voltiamo c'è solo Dio? Ed è dappertutto? Se io volessi abbandonare Dio...in quale luogo potrei non trovarlo? e se Dio volesse abbandonarci, in che luogo potrebbe mai mandarci? Se non in una stanza della stessa sua casa? Anche creando un Universo parallelo dove porre i figli rinnegati, non saremmo sempre in una sua proprietà condivisa? Fabbricata da Dio? Non c'è nient'altro al di fuori di Dio e se ci fosse per assurdo gli apparterrebbe comunque.

No.
Gesù non ha mai avuto né dubbi, né la sensazione di essere abbandonato dal Padre.
Gesù, stava semplicemente CANTANDO.

Si.Gesù stava cantando il SALMO 22

Scritto dal suo enne-avolo Re Davide.In punto di Morte del corpo fisico, pregava, recitava e cantava i Salmi.Questo è il suo ultimo testamento da figliolo dell'Uomo, e noi lo ringraziamo.

Con questo Gesù ci lascia l'eredità di alcune verità.
Verità che non sono per tutti e che nessun prete vi dirà mai:

1) Io discendo dal lignaggio e DNA di Davide e a conferma canto le sue canzoni.

2) Occhio al 22 che è numero importante.

3) Quando tutto sembra perduto, quando in apparenza siete nella merda, ma davvero davvero nelle condizioni peggiori che si possano ipotizzare: CANTATE E PREGATE.

Riguardo al punto 1) ne parlerò presto in altra NOTA e diremo una volta per tutte la verità su Gesù.(n.d.r. - ah già...sono sempre io...il redattore!) :)

Ecco perchè molti di noi hanno raccolto la pratica del canto devozionale, il bajan. Io stesso ne sono un promotore in prima linea, dopo Krishna, dopo gli Spirituals, dopo ogni altro tentativo, la Musica e la preghiera disperata o gioiosa possibilmente di gratitudine sono la solutione per antonomasia.

Noi lo stiamo dimostrando con Ho'oponopono Italiano.

I seguaci di Krishna lo insegnano cantando Hare Krishna. I proseliti di Sai Baba fanno altrettanto. Anche nelle chiese cattoliche si canta sempre più spesso e molti Mantra indiani, e non, vengono musicati, basta fare una ricerca su youtube in tutto il mondo.

Con questa lunga premessa, vi informo che è in preparazione un nuovo canto. IL SALMO 22.

E' un salmo scritto da Davide in un momento di depressione e di disistima, a conferma che la ricchezza e il denaro, da soli, non fanno l'appagamento globale. La vera ricchezza, completa, quella Materiale e Spirituale è resa possibile soltanto dall'amore di Dio. Sia che i soldi tu ce l'abbia o no. Quando non lo percepiamo ci sentiamo come abbandonati... ma è solo una nostra supposizione errata. Dettata e suggerita dalla nostra sofferenza e disagio.

Tuttavia Gesù, attraverso l'esperienza fatta nel corpo fisico,

con le mani e i piedi ancora dolenti per i chiodi, sapeva che avremmo avuto questa errata sensazione. Pertanto cantare:"Elì, Elì, lamà Sabactàni", in un momento di sconforto, amarezza o di depressione verrà interpretato come una richiesta dell'Amore di Dio. E questo avviene, grazie alla vibrazione del 22. Anche Al Salmo 22.

Chi segue le mie gesta :)

sa... che il 22, la nota LA (220 Hertz - terza ottava del piano nella scala temperata) è la vibrazione per accordare il nostro strumento corporeo fisico, all'Universo e a Dio.

Il Salmo è stato accorciato e adattato. Gesù consigliava di non usare molte parole nella preghiera e noi ascoltiamo il suo consiglio:

Salmo 22 da 22:1-5 e 22:11 (che bei numeri)

Dio mio, Dio mio
perché mi hai abbandonato?
Perché te ne stai lontano
senza soccorrermi
senza prestare ascolto
alle parole del mio gemito
Dio mio, io grido al giorno
e tu non mi rispondi.
E' notte ancora
e non ho posa alcuna
eppure...tu sei il Santo
che siede circondato
dalle lodi di Israele.
I nostri Avi confidarono in te.
Confidarono in te
...e tu li liberasti
Gridarono a te
e furono salvati
confidarono in te
e non furono confusi
non ti allontanare da me,
se l'angoscia è vicina
... e non c'è nessuno che mi aiuti.

Elì, Elì, lamà Sabactani
Elì, Elì, lamà Sabactani
Elì, Elì, lamà Sabactani
Elì, Elì, lamà Sabactani


Vorrei ancora sottolineare, che Dio non ci può abbandonare poichè siamo parte del tutto, più o meno consapevoli di esserlo, ma tutti possiamo avere momenti di sconforto, depressione che sarebbe lo stadio 22 della scala emozionale suggerita da Abramo....
ehm Abraham, va beh sono la stessa cosa ;)

Allora prendiamone atto, adoperiamo la Legge dei simili, che altro non è che la Legge di Attrazione e trasformiamo

la nostra depressione 22 con il salmo 22.

Sarà un caso? ah bé... il caso... non esiste.
Il canto di questa nuova canzone promette di farci scalare velocissimamente tutti i gradi emozionali:

dalla depressione(22^ stadio) alla Gioia, Amore, Gratitudine e Felicità(1^ stadio)

Per chi volesse approfondire la scala emozionale, legga "Chiedi e ti sarà dato", ovviamente al capitolo 22 :)))
Appena finisco di registrare sarà pronta per il download questa nuova risorsa Audio.

Controindicazioni e Modalità d'uso:
- Se ne consiglia un uso frequente;
- un eccessivo stadio di felicità, può creare dipendenza e ricerca costante di ulteriore felicità.


Dunque abusatene pure ;)








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